Dopo un inizio stagione sottotono, gli Uragani “esplodono” in Atlantico

Con la tempesta tropicale Florence prevista intensificarsi nei prossimi giorni in Atlantico la stagione degli uragani inizia “finalmente” ad ingranare marcia. Fino ad ora il numero di uragani rilevati in questo bacino rimane inferiore a 2, un valore decisamente inferiore alla media attesa per questo periodo. Tuttavia nei prossimi giorni la situazione è destinata a cambiare. 

Gli uragani atlantici seguono un ciclo stagionale caratterizzato da un picco tra estate ed autunno, quando le temperature superficiali marine raggiungono il valore massimo, fornendo quindi energia per la formazione dei sistemi tropicali. Per questo motivo i primi uragani iniziano a comparire alla fine dell’estate. Quest’anno, tuttavia, il numero di eventi rilevati in atlantico è risultato inferiore alle aspettative. Fino ad ora, infatti, si sono verificati solo 5 tempeste tropicali che non hanno nemmeno raggiunto la massima categoria.

La causa è sicuramente legata alla presenza di temperature superficiali marine più basse del normale, come mostra il pannello sinistro dell’immagine sottostante. Le temperature sono infatti risultate, fino ad ora, di 1 o 2 gradi inferiori alla media e stanno solo in queste settimane tornando sui valori normali del periodo.  Inoltre, il wind-shear, ovvero una misura di quanto i venti cambiano con la quota, è rimasto su valori superiori alla media per buona parte dell’estate, rendendo molto difficile lo sviluppo di sistemi tropicali organizzati.

Temperature superficiali marine nella zona di sviluppo medio degli uragani atlantici (sinistra) e wind-shear medio nel mare dei Caraibi (destra) [via @MichaelRLowry].

Temperature superficiali marine nella zona di sviluppo medio degli uragani atlantici (sinistra) e wind-shear medio nel mare dei Caraibi (destra) [via @MichaelRLowry].

Nei prossimi giorni, tuttavia, la situazione è destinata a cambiare rapidamente. In Atlantico è infatti attivo l’uragano Florence, che sembra essere destinato a trascinarsi sulla costa est degli stati uniti nel giro di 6 giorni. Al momento si trova ancora nel bel mezzo dell’Atlantico, come evidenzia bene l’immagine sottostante, dove abbiamo graficato una variabile che tiene conto sia della temperatura che del contenuto di umidità in atmosfera (temperatura potenziale equivalente).

Previsione della temperatura potenziale equivalente a 84 ore secondo il modello ICON

Previsione della temperatura potenziale equivalente a 84 ore secondo il modello ICON

Tramite la scala di colori che va dal blu scuro (aria calda e secca) al viola (aria calda ed umida) si identificano non solo l’uragano Florence ma altre tempeste tropicali che nei prossimi giorni, stando al modello, si svilupperanno in Atlantico e potranno evolvere in nuovi uragani. Riuscite a contarle? 

Articolo di Guido Cioni del 07 Settembre 2018 alle ore 02:45

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