Perchè il clima cambia? Alla scoperta delle Forzanti e delle Teleconnessioni!

Nei precedenti appuntamenti, quando abbiamo parlato della Circolazione Generale dell’Atmosfera a  3 celle, abbiamo descritto la configurazione “standard”, che rappresenta ed identifica le condizioni “normali”. In realtà, però, tale circolazione subisce continui scostamenti, tanto che raramente la situazione risulta effettivamente rappresentata dalla configurazione “normale”. Talvolta però questi scostamenti si rivelano molto ampi, e ci consentono di affermare che ci troviamo di fronte a delle vere e proprie anomalie. Comprendiamo bene insieme cosa sono queste anomalie e cosa comportano…

Anomalie della Circolazione Generale dell’Atmosfera inducono un cambiamento del clima rispetto alle condizioni “normali”, ovvero si va ad intaccare l’equilibrio energetico tra energia che entra nel nostro Pianeta (flusso di energia entrante) ed energia che esce dal nostro Pianeta (flusso di energia uscente). Il clima può cambiare su differenti scale di tempo che variano da pochi anni a molte centinaia di milioni di anni, a causa di :

FATTORI FORZANTI ESTERNI :  Sono periodici e sono indotti da cause di origine solare ed astronomiche. Causano una variazione nel flusso di energia entrante. Abbiamo visto nel percorso didattico, che il flusso di energia entrante è dato dalla radiazione ad onda corta (radiazione solare).

Macchie solari determinano l'ntensità dei cicli solari

Macchie solari determinano l’ntensità dei cicli solari

Tra i fenomeni in questione distinguiamo : la variazione dovute alle oscillazioni solari e la variazione per cause astronomiche. Le variazioni per cause astronomiche (variazione di inclinazione dell’asse terrestre, precessione degli equinozi), avvengono su periodi lunghissimi, ovvero diverse decine di migliaia di anni. Le variazioni di origine solare, invece, hanno periodi più brevi e si distinguono soprattutto nei cicli di attività solare che hanno una singola durata di 11 anni e che vanno a stabilire l’intensità dell‘attività solare che dipende dalla frequenza e dal numero delle macchie solari.

FATTORI FORZANTI INTERNI : Sono aperiodici e sono indotti da cause di origine terrestre. Causano una variazione nel flusso di energia uscente. Tra i fenomeni in questione distinguiamo :

Epirogenesi, Orogenesi, Vulcanismo : Fattori Forzanti Interni

Epirogenesi, Orogenesi, Vulcanismo : Fattori Forzanti Interni

Epirogenesi : processo che origina la deriva orizzontale dei continenti ed i movimenti verticali delle zolle continentali ovvero la tettonica a placche. Tali movimenti modificano l’albedo planetario, la circolazione oceanica, ed il trasporto di calore dall’Equatore ai Poli.

Orogenesi : processo che origina montagne e  catene montuose e che si estende su tempi dell’ordine di decine e centinaia di milioni di anni. Provoca modifiche della circolazione delle correnti aeree e all’albedo della superficie terrestre.

Vulcanismo : le grandi emissioni vulcaniche di polveri ed aerosol riducono l’intensità della radiazione solare incidente e provocano un raffreddamento terrestre. Le grandi emissioni vulcaniche di gas serra ne provocano, invece, un riscaldamento, che spesso è controbilanciato dal raffreddamento concomitante prodotto dagli altri gas emessi.

 

– FATTORI FORZANTI UMANI : a partire soprattutto dal 1850 e in particolare negli ultimi 60 anni circa con un aumento importante della CO2 nell’atmosfera. Su questo aspetto la comunità scientifica è impegnata a chiarire e soprattutto quantificare l’effettivo peso delle attività antropiche, tutt’altro che trascurabile.

Ma anomalie della circolazione generale dell’atmosfera avvengono, anche e soprattutto, per mezzo di grandi fenomeni climatici che tendono a manifestarsi periodicamente. Tali fenomeni vengono descritti e rappresentati per mezzo delle Teleconnessioni. Cosa può significare questa parola in Meteorologia, all’apparenza complessa? Proviamo a spiegarlo semplicemente….

Due punti dell’atmosfera si dicono Teleconnessi se i parametri meteo associati, quali ad esempio pressione e/o temperatura, sono tra loro correlati o anticorrelati nel tempo, cioè variano in fase o in opposizione di fase tra loro, evidenziando appunto una stretta correlazione statistica. La descrizione di tali teleconnessioni, ovvero la conoscenza delle loro fasi (positive, negative, neutre), che vedremo in maniera molto chiara nei prossimi articoli, avviene attraverso gli Indici Teleconnettivi.

Esempio di una teleconnessione la cui variazione di fase (positiva e negativa) porta tali effetti sul comparto euopeo. Le Teleconnessioni modulano il posizionamento dei grandi sistemi di Alta e Bassa Pressione.

Esempio di una teleconnessione la cui variazione di fase (positiva e negativa) porta tali effetti sul comparto euopeo. Le Teleconnessioni modulano il posizionamento dei grandi sistemi di Alta e Bassa Pressione.

Le Teleconnessioni modulano la posizione, intensità e la traiettoria dei sistemi di bassa pressione; dei flussi di calore verso i Poli; degli scambi di vapore. Gli effetti sul clima di una regione possono essere differenti e talvolta opposti (determinazione di periodi di siccità o di piogge intense) e sono particolarmente attive nei mesi invernali (specialmente nell’emisfero settentrionale) quando la circolazione  è più intensa.

E’ noto che anche per il meteorologo più esperto è pressoché impossibile effettuare previsioni oltre i 5-10 giorni che abbiano un elevato grado di attendibilità; tuttavia i progressi nella ricerca scientifica hanno permesso di elaborare negli ultimi anni dei modelli che descrivono l’oscillazione degli indici teleconnettivi che mettono in correlazione alcuni fattori atmosferici in diverse parti del globo; anche se prevalentemente compresi tra i 40-60° Nord, questi indici sono strettamente connessi tra di loro e descrivono delle configurazioni bariche che si ripetono nel tempo e che hanno una durata di alcuni giorni o settimane, potendo arrivare a caratterizzare una stagione intera se non addirittura periodi temporali più lunghi. La corretta interpretazione degli Indici Teleconnettivi costituisce un importante supporto, quindi, per l’individuazione anticipata di tendenze meteo-previsionali a lungo termine e risultano dare un maggiore aiuto nella comprensione delle principali dinamiche atmosferiche.

Nei prossimi articoli andremo a conoscere le principali teleconnessioni avvicinandoci sempre di più al “mondo” delle previsioni a lungo termine. Restate connessi su www.meteoindiretta.it

 

Articolo di Alberto Fucci del 30 Novembre 2017 alle ore 11:04

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