Pomeriggio temporalesco in centro Europa, Germania fa il pieno di fulmini, grandine e piogge

Quella di ieri è una giornata che sicuramente rimarrà a lungo nella memoria di molti tedeschi. A partire dal primo pomeriggio una lunga serie di temporali si è formata nella parte sud-orientale del paese muovendosi successivamente verso nord-ovest e arrivando fin sulla Danimarca senza diminuire in intensità.

La mappa delle fulminazioni rilevate nella giornata di venerdì mostra chiaramente la scia lasciata dai temporali in movimento verso nord. Da notare il numero impressionante delle fulminazioni rilevate: solo in Germania le scariche sono state oltre 160.000 a fronte  delle circa 220.000 complessive rilevate in tutta Europa! Seguendo in tempo reale il temporale abbiamo misurato un’altissima frequenza di ripetizione delle scariche che in certi momenti ha raggiunto il valore di 400 scariche/minuto, ovvero quasi 7 scariche al secondo.

Fuminazioni rilevate nella giornata di venerdì con ingrandimento sulla Germania

Fuminazioni rilevate nella giornata di venerdì con ingrandimento sulla Germania

L’immagine satellitare acquisita nel tardo pomeriggio di venerdì, poco prima che il sole tramontasse-rendendo di fatto impossibile l’osservazione nel canale del visibile-, mostra l’impressionante estensione dell’ombra lasciata dalla nube temporalesca, che dobbiamo immaginarci estesa verticalmente per chilometri. Purtroppo un’immagine 2-dimensionale non permette di avere un’idea sull’altezza raggiunta dalle nubi temporalesche. Tale valore si può però stimare analizzando la temperatura misurata dal satellite alla sommità delle nubi stesse (scala di colori): minore è la temperatura, maggiore sarà la quota raggiunta dalla nube.

Immagine satellitare che mostra la temperatura al top delle nubi. Ben evidenti i due "overshooting top"

Immagine satellitare che mostra la temperatura al top delle nubi. Ben evidenti i due “overshooting top”

Notate come i valori più bassi (fino a -70°C) vengano raggiunti in corrispondenza di quelli che sembrano piccole protuberanze (indicate dalle frecce). In questi punti la forza esercitata dai moti ascensionali in seno alla nube è così forte da superare la “barriera” virtuale tra troposfera e stratosfera (tropopausa) e provocare quello che in gergo viene chiamato “overshooting top”. 

La sovraimpressione di temperature, satellite e radar ci permette di approfondire ancora meglio la questione. Nell’immagine sottostante notate l’evidente contrasto tra l’aria fredda presente ad ovest (temperature dai 9 ai 15°C) e quella molto calda ad est (temperature localmente fino a 30°C). Concentratevi ora sull’eco radar (scala di colori) che indica le precipitazioni in atto. Mentre ad ovest le piogge sono uniformi e prive di estremi, ad est, proprio sulla linea di confine tra aria calda e fredda, si concentrano i fenomeni più violenti con massimi localizzati. 

Immagine satellitare/radar che mostra il contrasto tra le due masse d'aria con caratteristiche diverse

Immagine satellitare/radar che mostra il contrasto tra le due masse d’aria con caratteristiche diverse

Questo dimostra come i temporali si servano del contrasto tra aria fredda in arrivo da ovest e la presenza di aria molto calda vicino al suolo: tutto questo si traduce in instabilità atmosferica.

Infine vi lasciamo con alcune foto scattate nella giornata di ieri in giro per la Germania.

Cumulonembo temporalesco fotografato da Ottobrunn

Cumulonembo temporalesco fotografato da Ottobrunn

Nubi mammatus nei pressi di Dessau, Germania

Nubi mammatus nei pressi di Dessau, Germania

Disagi per il nubifragio avvenuto a Bad Lauchstädt, Germania

Disagi per il nubifragio avvenuto a Bad Lauchstädt, Germania

Fulmini catturati in foto a Amt Wachsenburg

Fulmini catturati in foto a Amt Wachsenburg

Impressionante testimonianza fotografica che mostra la caratteristica colorazione verde dovuta alla presenza di grandine

Impressionante testimonianza fotografica che mostra la caratteristica colorazione verde dovuta alla presenza di grandine

Supercella in Turingia, Germania

Supercella in Turingia, Germania

Articolo di Guido Cioni del 20 Maggio 2017 alle ore 15:31

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