23 marzo giornata mondiale della meteorologia: viva le nuvole!

Forse non avrete letto questa notizia sui giornali, purtroppo occupati a commentare argomenti ben più tragici ed importanti. Eppure oggi è la giornata mondiale della meteorologia!

L’organizzazione mondiale per la meteorologia (WMO) ha indetto questa giornata per festeggiare la propria fondazione, avvenuta nel 1950. 70 anni di tempo che hanno visto crescere il numero di stati membri e la diffusione di questa importante materia di studio in molte università ed istituti di ricerca sparsi per il mondo. Il tema delle celebrazioni di quest’anno è stato “Understanding clouds” ovvero “capire le nuvole”, come mostrato dalla locandina sottostante.

Locandina ufficiale della giornata mondiale di celebrazione della meteorologia

Locandina ufficiale della giornata mondiale di celebrazione della meteorologia

In un mondo come il nostro, sempre in continuo cambiamento anche a causa delle attività umane, appare infatti sempre più importante studiare il ruolo primario che esercitano le nuvole sul clima.

I corpi nuvolosi sono infatti uno dei sistemi attraverso i quali viene trasportata non solo umidità ma anche calore per centinaia o migliaia di chilometri. L’acqua evaporata dal terreno sale infatti verso l’alto e, sotto certe condizioni, condensa sotto forme di minuscole goccioline di nube che vengono poi trasportate dai venti prevalenti. Il calore viene invece trasmesso a causa delle proprietà ottiche delle nubi le quali possono riflettere o assorbire la radiazione proveniente dal sole, ma non solo! Il passaggio di fase che trasforma il vapore acqueo in goccioline di nube (condensazione) è infatti il meccanismo naturale utilizzato dall’atmosfera per redistribuire il surplus di calore presente ai tropici.

Un estratto dalla presentazione del nuovo atlante con alcuni esempi di particolari nubi

Un estratto dalla presentazione del nuovo atlante con alcuni esempi di particolari nubi

Insomma, le nuvole non sono solo forme belle da vedere ma vere e proprie “macchine termiche” atmosferiche.

In occasione di questa giornata il WMO ha rilasciato una nuova edizione dell’Atlante delle Nuvole, uno dei documenti cardine della meteorologia che permette di classificare le nuvole a seconda della forma e dell’estensione. Una categorizzazione che è stata inizialmente proposta da Luke Howard nel 1803. L’ultima edizione è stata aggiornata in modo da includere i corpi nuvolosi formati da attività umane, come le scie di condensa degli aerei, e alcuni osservati grazie alla sempre più grande distribuzione di apparecchi fotografici.

Rappresentazione schematica dei diversi tipi di nube a cura del MetOffice

Rappresentazione schematica dei diversi tipi di nube a cura del MetOffice

L’atlante è ora interamente accessibile dal web all’indirizzo seguente: https://www.wmocloudatlas.org/home.html.

Buona ricerca!

Articolo di Guido Cioni del 23 Marzo 2017 alle ore 15:59

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