L’inverno ormai sembra aver gettato la spugna. Dopo mesi passati tra Anticiclone delle Azzorre e Aria Africana, sembra che l’assaggio invernale di questi giorni sia in realtà una vera e propria “toccata e fuga”. Osservando i modelli di una settimana fa abbiamo osservato l’azione dell’onda pacifica, che ha destabilizzato il vortice polare, portando sull’Italia, per la prima volta da fine Novembre, condizioni invernali con neve a bassa quota. Avevamo interpretato questo indebolimento del Vortice Polare come un tardivo inizio della stagione invernale sull’Europa, ma le dinamiche atmosferiche sembrano darci nuovamente torto. Sembra che, dopo questi giorni di nevicate, si apra un nuovo periodo di caldo sopra media, con perturbazioni provenienti dall’Atlantico. In parole povere si tratterebbe di un nuovo, ennesimo, periodo simil-autunnale, con piogge diffuse su tutta Italia e nevicate relegate alle sole Alpi. C’è da sottolineare che uno scenario del genere riserva non poche problematiche: pensate a tutte le nevicate degli ultimi giorni in Appennino e alle località che ancora non si sono riprese dalle alluvioni di Gennaio. Lo scioglimento delle nevi e le nuove piogge non farebbero che apportare nuovi dissesti alle zone già colpite dal maltempo.
La situazione
Le figure bariche che dominano nel nostro emisfero sono sempre le solite: un Vortice Canadese più in forma che mai, l‘Anticiclone Russo-Siberiano fortemente indebolito, e l’Alta pressione delle Azzorre pronta a portarsi verso le nostre latitudini.
Il dislocamento del Vortice Polare ha causato un rafforzamento del Vortice in sede Canadese che, dovendosi muovere dalla sua posizione troppo meridionale, ha invaso gli Stati Uniti con l’ennesima ondata di gelo. Una compagine del Vortice ha formato il serbatoio di aria fredda Groenlandese dal quale è arrivata la perturbazione che sta colpendo il Nord Italia. In questi giorni lo stretto corridoio presente tra l’aria gelida Russa e l’aria calda Azzorriana sembra mostrare i primi segni di cedimento, a causa di una spinta congiunta dell’Alta Azzorriana e del Vortice Canadese.
L’evoluzione
Quali sono le conseguenze di questo tipo di dinamica? Nella sua spinta verso Est, l’alta pressione delle Azzorre tenderà ad inglobare sempre di più l’area Mediterranea, a partire dalla Spagna e dall’Italia. In questo lento movimento, una serie di perturbazioni Atlantiche filtreranno da Ovest, causando una ripetizione di periodi perturbati miti autunnali.
Osservando il diagramma spaghetti possiamo evidenziare 3 periodi principali:
Andando oltre aumentano le incertezze, anche se i modelli sembrano portarsi verso un nuovo poderoso riscaldamento. In ogni caso crediamo che sia ancora troppo presto per parlare della situazione a Febbraio inoltrato, dato che stanno avvenendo degli importanti processi di riscaldamento stratosferico che potranno avere ripercussioni alle nostre latitudini.
Località | T°C |
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Aosta | 10° |
Cuneo | 8° |
Palermo | 25° |
Foggia | 25° |
Ascoli Piceno | 25° |
Teramo | 24° |
Chieti | 24° |
Bari | 24° |
Oristano | 24° |
Modena | 24° |
Località | T°C |
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Torino | 10° |
Asti | 10° |
Biella | 12° |
Alessandria | 12° |
Sondrio | 12° |
Varese | 12° |
Belluno | 13° |
Savona | 14° |
Bolzano | 14° |
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