Altalena termica: prima caldo e temporali, poi freddo e ciel sereno

Uragani, cicloni Mediterranei, tornado. In questi giorni si sente parlare di tutto, ma non di quello che succederà veramente. Al contrario di quanto titolano molti articoli catastrofisti, bisogna semplicemente notare che ci troviamo di fronte ad un normale peggioramento autunnale. 

La corrente a getto, quel fiume di aria fredda che scorre a gran velocità in alta atmosfera, sarà costretta a fare una deviazione proprio a ridosso dell’Italia, dopo essere stata “strizzata” dalla perturbazione, ex  uragano Joaquin, in Nord Atlantico. Nella mappa sottostante, che mostra sia la posizione che l’intensità (colori da blu a viola) della corrente a getto, è possibile notare la vistosa ondulazione che attraverserà il Mediterraneo.

Posizione ed intensità della corrente a getto sull'Europa nella giornata di sabato

Posizione ed intensità della corrente a getto sull’Europa nella giornata di sabato

Dobbiamo ora cercare di immaginarci questo vasto fiume di aria che, a velocità di circa 200 km/h, cerca di compiere una curva stretta ad U nel giro di poche centinaia di chilometri. Il paragone con una stretta ansa di un fiume ci suggerisce che proprio in questa posizione è alta la probabilità che si formino dei piccoli vortici, a causa della improvvisa decelerazione dell’acqua che è costretta a cambiare direzione molto velocemente. In atmosfera questi vortici si traducono proprio in basse pressioni al suolo, ovvero circolazioni depressionarie (in senso orario).

Uno di questi cicloni (possiamo anche chiamarlo Mediterraneo, ma questo non aggiunge alcuna informazione aggiuntiva visto che sappiamo già dove ci troviamo…) si formerà proprio a ridosso dell’ansa che abbiamo evidenziato prima, muovendosi successivamente verso est.

A questo punto entra in gioco l’effetto causato al suolo dalla depressione, evidenziata nella mappa sottostante con la lettera L. L’aria nel Mediterraneo inizierà a muoversi in modo da ruotare intorno al centro di bassa pressione, rispettando il senso orario caratteristico di questi sistemi (nel nostro emisfero). Come diretta conseguenza di questo assisteremo quindi ad un richiamo di aria calda, che sarà costretta a seguire i venti da sud, verso le regioni meridionali Italiane. Viceversa, sul versante opposto, il vento inizierà velocemente a ruotare, seguendo la posizione della bassa pressione e causando l’arrivo di aria fredda sulle regioni nord-orientali.

Evoluzione della temperatura e del vento in quota (circa 1500 metri di altezza) per le giornate di venerdì e sabato

Evoluzione della temperatura e del vento in quota (circa 1500 metri di altezza) per le giornate di venerdì e sabato

Assisteremo quindi ad una prima risalita delle temperature sulle regioni meridionali, dove si potranno, localmente, toccare i 30°C.

Temperature massime previste per la giornata di Domenica dal modello GFS

Temperature massime previste per la giornata di Domenica dal modello GFS

La situazione si capovolgerà però nel giro di 24 ore, a causa della rotazione dei venti evidenziata prima: in questo caso le temperature inizieranno a calare anche al sud, mentre in alcuni regioni del centro sarà probabile qualche rialzo nei versanti tirrenici dovuto all’effetto dei venti di caduta dall’Appennino.

Temperature massime previste per la giornata di Lunedì dal modello GFS

Temperature massime previste per la giornata di Lunedì dal modello GFS

Piccola nota finale: un richiamo di aria calda si traduce, quasi istantaneamente, in aria carica di umidità, grazie alla presenza delle acque calde Mediterranee. Ecco perché i modelli evidenziano il Mediterraneo centrale come l’aria più prona allo sviluppo di instabilità. Tuttavia, non sempre questa instabilità riesce a tradursi in sviluppo di temporali, perché tali sistemi devono anche avere un particolare innesco.

Indice di instabilità CAPE previsto dal modello BOLAM per Sabato

Indice di instabilità CAPE previsto dal modello BOLAM per Sabato

Articolo di Guido Cioni del 09 Ottobre 2015 alle ore 16:14

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