Seconda metà di Novembre, stabilità e caldo in vista

In questo momento, molti dei nostri lettori staranno sicuramente auspicando un miglioramento delle condizioni meteorologiche. Occorre tempo per rimediare ai danni causati dall’incuria e dalla mala gestione del territorio: anche oggi, come un mese fa, ci teniamo a sottolineare che questi fenomeni sono sempre esistiti, e sempre si ripeteranno. Finché le costruzioni non verranno adattate al naturale corso dei fiumi, sentiremo sempre parlare di tragedie, ma la colpa non è della pioggia..

Purtroppo, un nuovo impulso perturbato si farà strada, a partire da stasera, sulle regioni del Nord-Ovest per portarsi successivamente verso Sud-Est: la stessa dinamica che abbiamo già avuto modo di osservare nel weekend. Tuttavia, i quantitativi di pioggia saranno fortunatamente ridotti e diffusi su un’area più grande.

Ma cosa ci riserva la seconda metà di questo mese Novembrino?

Stando alle ultime emissioni modellistiche, il canale perturbato Atlantico sembra volersi prendere una pausa provvisoria, a partire proprio dalla prossima settimana. Le mappe di previsione elaborate dal modello GLOBO dell’istituto ISAC-CNR di Bologna mostrano con chiarezza la situazione che si andrà a delineare: le basse pressioni Atlantiche tenderanno a traslare verso Ovest, sotto la spinta di numerosi nuclei Anticiclonici cosparsi tra Russia, Polo Nord e Nord-America.

Anomalia e Media della pressione al suolo per la terza settimana di Novembre

Le temperature risentiranno fortemente di questa disposizione dei sistemi perturbati: Nord-America e Russia saranno ancora interessate da temperature spiccatamente sotto media, come mostrato nella figura seguente. Mentre l’aria fredda presente sul continente Russo sarà quasi sicuramente associata all’Alta pressione presente su questa regione, i valori sotto media presenti sul Nord-America sono legati a delle precoci discese di aria fredda dai poli, dunque dovrebbero risultare transitori.

Anomalie e media della temperatura in quota per la terza settimana di Novembre

In mezzo a questi due “pozzi” di aria fredda, si inserisce la risalita di aria calda che interesserà tutto il comparto Mediterraneo, compresa l’Italia, che vedrà temperature superiori alla media. Una situazione evidenziata anche dalle ultime emissioni dei modelli di ensemble che intravedono, dopo il termine di un nuovo periodo perturbato, un lungo periodo segnato da temperature superiori alla media ed assenza di precipitazioni. Non resterà che attendere i prossimi giorni per seguire dal vivo questa previsione, che rimane un prodotto ancora in fase di test…