Si sta per aprire un nuovo capitolo di questa primavera, costellata di contrasti termici e temporali simil-estivi. Ormai da giorni viene proposto l’arrivo di aria fredda verso la nostra penisola, attraverso un corridoio di discesa tipicamente invernale. Sembra paradossale dover commentare la situazione che andrà delineandosi tra qualche giorno: dopo un inverno passato con perturbazioni Atlantiche provenienti da Ovest, la primavera propone per la seconda volta una discesa di aria fredda da Nord-Est. Una dinamica di questo genere è tipicamente invernale, e spesso da luogo ad una repentina discesa delle temperature e ad una comparsa dei tipici venti di Bora sul Nord-Est e sull’Adriatico. Nel mese di Aprile questi effetti vengono mitigati dal riscaldamento solare, che ormai ha preso il sopravvento, quindi non è lecito aspettarsi una vera e propria ondata di gelo. Tuttavia, è interessante notare come questo tipo di dinamica venga proposta ormai al definitivo superamento di un inverno inesistente, quasi come se la stagione fosse spostata avanti di qualche mese.
Analizzando la situazione barica Europea per il 17 Aprile si nota la “bolla” di aria fredda in discesa dal continente Russo verso i Balcani.
Con le frecce viola abbiamo evidenziato la direzione prevalente seguita dall’aria fredda, mentre con il tratteggio blu l’area di maggiore influenza.
Ma quali saranno i cambiamenti percepibili nel nostro paese?
Vi sarà un deciso calo termico un po’ ovunque, anche se maggiormente pronunciato sulle regioni Adriatiche, in virtù della direzione di discesa dell’aria fredda. Al Nord il calo sarà mediamente di 6-7°C in 2-3 giorni, anche se non è escluso che si possano toccare i 10°C di differenza. Il diagramma spaghetti, che mostra le temperature a circa 1500 metri di quota per una città rappresentativa del Nord Italia, identifica un calo netto delle temperature tra il 15 ed il 17 Aprile. In particolare si passerà da circa 10 gradi a 3 gradi sotto lo zero.
Questo non significa che le temperature scenderanno sotto lo zero anche in pianura: le minime notturne caleranno in tutte le regioni del Centro Nord e del Centro Sud, ma le massime si manterranno comunque su valori alti a causa del forte riscaldamento mattutino e pomeridiano. In effetti, l’aria fredda non sarà accompagnata da fenomeni perturbati, quindi il calo termico sarà dovuto solo ad un cambiamento delle caratteristiche termodinamiche dell’aria.
Servendoci della nostra grafica possiamo analizzare la situazione a dettaglio regionale, utilizzando la mappa delle temperature previste a circa 1500 metri per il 16 Aprile, giorno in cui il calo termico sarà più accentuato.
Dalla colorazione della mappa si evidenziano le aree più interessate dal raffreddamento (colori blu scuri), ovvero le regioni Adriatiche. L’isoterma più bassa di -2°C separerà la riviera Romagnola e le coste Marchigiane dalle regioni Occidentali, che risulteranno più calde. Il Piemonte sarà una delle regioni meno interessate dal calo delle temperature.
Al Sud si evidenzia una tendenza analoga, anche se in questo caso le temperature saranno diffusamente più alte, visto che l’isoterma di -2°C lambirà solo le regioni del Centro. Il calo sarà comunque avvertito in tutte le regioni, anche se Sicilia e Sardegna si troveranno sotto l’influenza di aria più calda.
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