Nonostante l’Alta pressione sia presente da giorni sul nostro paese, da Nord a Sud si alternano periodi di bel tempo ad improvvise piogge. Prima di dare la colpa ad un fantomatico, quanto improbabile, ritorno dell’inverno ricordiamoci che la Primavera è, per definizione, stagione di forti contrasti termici. Masse d’aria molto differenti sono costrette a convivere in spazi molto ristretti, talvolta separate solo da una catena montuosa. La situazione attuale vede il contrapporsi di aria calda, proveniente dall’Anticiclone Africano, e aria fredda presente sulla regione Balcanica.
Al momento il fronte ideale ove si sviluppano i contrasti termici più elevati si trova tra l’Adriatico ed i Balcani, ma gli effetti dell’instabilità si faranno sentire molto più ad Ovest. Questo perché il forte riscaldamento da parte dei raggi solari permette la risalita di aria più calda in un ambiente mediamente più freddo: a causa della persistenza di aria fredda negli alti strati una “bolla” d’aria calda si troverà sempre a temperatura maggiore rispetto all’ambiente, e quindi tenderà a salire ulteriormente, condensando il vapore acqueo in nuvole ad elevato sviluppo verticale. L’effetto è più pronunciato in prossimità dei rilievi, che costringono le masse d’aria incidenti ad una salita forzata e quindi alimentano più frequente la formazione di nubi.
Analizzando la mappa delle precipitazioni previste emerge immediatamente la caratteristica “locale” dei fenomeni che si svilupperanno a partire dalla tarda mattinata di Sabato.
Sia nella prima mattinata di Sabato che di Domenica le piogge saranno quasi esclusivamente legate all’instabilità dovuta alla presenza degli Appennini, come spiegato poc’anzi. I rovesci saranno di moderata intensità, dato che non supereranno i 20-30 mm di accumulo . Le zone interessate saranno l’Appennino Tosco-Emiliano e, in parte, l’Umbria.
Anche al Sud Italia è ben evidente la formazione di temporali e rovesci molto localizzati: notate come le zone con i maggiori accumuli siano punti isolati piuttosto che bande continue. Sabato pomeriggio i fenomeni si concentreranno tra Abruzzo, Molise, Sardegna e la Sicilia, solo in prossimità dell’Etna.
Domenica i fenomeni risulteranno ancora a carattere sparso ed intermittente ma saranno più frequenti su tutte le regioni del Centro Sud, in diminuzione su Sardegna e regioni Adriatiche.
Un occhio di riguardo per i temporali, che interesseranno le regioni del Centro Nord, soprattutto nella giornata di Sabato. L’indice CAPE, che rappresenta il quantitativo di energia disponibile per la formazione di nubi temporalesche, mostra dei discreti massimi proprio nell’area a ridosso degli Appennini, oltre che nella Toscana meridionale ed in alcune zone della Sardegna. Molto probabilmente saranno queste le zone che vedranno la nascita dei temporali più intensi e duraturi.
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