Ciclone da spettacolo sulla West Coast: come si è formato?

L’immagine satellitare acquisita nella giornata di ieri, lunedì 24 ottobre 2016, mostra un ricciolo di nuvole presente sul Pacifico orientale, nei pressi della West Coast statunitense. Seguendo le bande nuvolose che spiraleggiano intorno al centro, relativamente privo di nuvole, è possibile rendersi conto delle dimensioni gigantesche di questo sistema: dal fronte nuvoloso superiore a quello che arriva fin sul Pacifico centrale abbiamo contato almeno 2000 km di distanza!

Immagine satellitare del ciclone extra-tropicale sulla costa occidentale degli stati uniti

Immagine satellitare del ciclone extra-tropicale sulla costa occidentale degli Stati Uniti

Si tratta di un tipico ciclone extra-tropicale, una delle strutture atmosferiche a scala planetaria che permette di trasportare il calore in eccesso presente ai tropici verso i poli. Queste vere e proprie “macchine” termiche si creano infatti proprio grazie alla differenza di temperatura tra equatore e poli, che risulta massima alle medie latitudini. Il ciclone che vi abbiamo mostrato nell’immagine satellitare non fa eccezione, anzi rappresenta il perfetto esempio di un sistema giunto ormai alla fase più matura del suo ciclo di vita.

Le bande nuvolose descritte poc’anzi si sviluppano spesso in corrispondenza dei fronti, zone in cui masse d’aria con caratteristiche diverse si scontrano. Nella figura sottostante abbiamo indicato il fronte freddo (linea blu con triangoli), dovuto alla discesa di aria fredda dal mare di Bering e dal golfo dell’Alaska verso il Pacifico, e quello caldo (linea rossa con semicherchi)  giunto ormai sul continente. La scala di colori permette di farsi un’idea ancora più precisa riguardo alla posizione dei diversi fronti.

Immagine composita con temperatura e venti in quota, venti e temperature osservate al suolo e fronti

Immagine composita con temperatura e venti in quota, venti e temperature osservate al suolo e fronti

Notate anche come le temperature al suolo (numeri in sovraimpressione) ricalchino a grandi linee l’avanzamento dell’aria calda e fredda. La linea rosa rappresenta il fronte occluso, ovvero una zona dove l’aria calda e fredda trasportata dai fronti di cui sopra si è ormai incontrata, andando a formare una zona dai contorni meno definiti.

L’evoluzione temporale di questi sistemi venne inizialmente spiegata ed illustrata dalla famosa scuola di meteorologia norvegese dalla quale provengono numerosi schemi, come quello che vi proponiamo di seguito. Notate qualche somiglianza tra la figura C e la mappa che vi abbiamo proposto prima?

Modello di evoluzione dei cicloni extra-tropicali dalla scuola di Bergen

Modello di evoluzione dei cicloni extra-tropicali dalla scuola di Bergen

Articolo di Guido Cioni del 25 Ottobre 2016 alle ore 16:23

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