Temporali e piogge al centro-nord, ma rischia anche il sud: tutti i dettagli

Nelle prossime ore un nucleo di aria fredda transiterà nei pressi dell’arco alpino e favorirà lo sviluppo di instabilità su tutta la penisola e l’arrivo di intense piogge sulle regioni centro-settentrionali. Cerchiamo di concentrarci sugli accumuli precipitativi che sono previsti dalla mattinata di domenica fino alle prime ore di lunedì in modo da tracciare un quadro completo sull’evoluzione di questo peggioramento.

Le mappe sottostante mostrano la quantità di pioggia prevista, in millimetri, a intervalli di 12 ore, a partire dalle 12 di domenica fino ad arrivare alle 12 di lunedì. La prima figura riguarda quindi la pioggia che si svilupperà tra questa notte e la mattina di domenica. È possibile notare come tutte le regioni centro-settentrionali saranno interessate da accumuli moderati, mentre le zone a ridosso dell’arco alpino occidentale e dell’Appennino ligure potrebbero essere colpite da piogge intense, con quantitativi oltre i 100 mm in 12 ore. Date le temperature abbastanza alte in quota, tali precipitazioni cadranno perlopiù in fase liquida.

Precipitazioni totali accumulate nella mattinata di domenica (da verde-basso- a rosso-alto)

A partire dal pomeriggio l’instabilità tenderà a spostarsi maggiormente verso est, pur continuando ad interessare le regioni al confine tra Lombardia e Piemonte, come mostrato dall’immagine seguente. Da notare che, in seguito all’instaurarsi di una ventilazione di Libeccio sul Tirreno, aria umida verrà trasportata verso i rilievi Liguri e dell’alta Toscana, causando la comparsa di rovesci in questa zona (cerchio rosso in figura).

Precipitazioni totali accumulate nel pomeriggio-sera di domenica (da verde-basso- a rosso-alto)

Tali fenomeni insisteranno su Liguria, Toscana e Lombardia anche in serata e nella mattinata di lunedì, come mostrato da quest’ultima immagine degli accumuli previsti nelle prime 12 ore di lunedì.

Precipitazioni totali accumulate nella mattinata di lunedì (da verde-basso- a rosso-alto)

Occorre precisare, tuttavia, come vi sia potenziale per lo sviluppo di temporali anche sulle regioni centro-meridionali. La mappa seguente mostra infatti l’energia potenziale a disposizione per la formazione di temporali, che raggiunge massimi preoccupanti sulle regioni Adriatiche, sull’Appennino meridionale e persino sui rilievi Siculi. Occorrerà quindi monitorare la situazione anche in queste zone, anche se lo sviluppo di temporali sarà maggiormente probabile sui rilievi.