Il nucleo di aria fredda in quota, causa del calo termico misurato negli scorsi giorni, è ormai sfilato verso est e stabilitosi sulla penisola balcanica. La mappa sottostante mostra la circolazione in quota, tramite le linee colorate, e i numerosi temporali (fulminazioni come puntini colorati) che si stanno sviluppando all’interno di questa area caratterizzata da basse temperature in quota e, dunque, da ridotta stabilità atmosferica.
Dalla stessa immagine è possibile intuire, osservando le ondulazioni prodotte dai corpi nuvolosi, che i venti più freddi ed intensi stanno interessando al momento le regioni meridionali, mentre quelle settentrionali sono i primi effetti benevoli dell’alta pressione che incombe da ovest.
Una situazione rispecchiata anche dalle temperature che vengono misurate in queste ore e che evidenziano un consistente divario tra nord e sud. Nelle figure sottostante sono rappresentate le temperature massime della giornata odierna (martedì) misurate dalla rete di stazioni MeteoNetwork. Mentre al centro-nord si sono superati i 25°C, sulle regioni meridionali si è faticato a raggiungere i 20°C.
Non a caso, le massime assolute sono state registrate tutte al nord:
Prendendo, invece, la regione Puglia, le tre città più calde sono rimaste comunque sotto ai 20°C:
Numerosi anche gli eventi piovosi che hanno interessato queste regioni, come mostrato dalla mappa degli accumuli misurati dalla mezzanotte (vd. figura sottostante).
La situazione tenderà a migliorare gradualmente anche sulle regioni meridionali nel corso della serata e di mercoledì, anche se nuvolosità sparsa ed irregolare continuerà ad interessare queste aree.
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