Puntuale e prevista dai modelli, una estesa massa di aria artica si è staccata dal suo luogo di origine dirigendosi verso il Nord Europa. Si è formata quindi una vasta area di bassa pressione, che sta interessando in queste ore il mare del Nord tra Norvegia ed Inghilterra, dirigendosi verso SUD.
L’area di bassa pressione è ben visibile dal satellite: l’aria fredda in arrivo è infatti evidenziata dalla presenza di nubi cumuliformi, tipiche dei fronti freddi (l’abbiamo spiegato qui) in arrivo.
D’altra parte, l’ingresso dell’Aria Artica nel Mare del Nord ha trovato come ostacolo la Gran Bretagna e i fiordi norvegesi: questo ha costretto la massa d’aria ad incunearsi in uno stretto corridoio. Tale “costrizione” orografica ha provocato un aumento dello shear orizzontale, ovvero un aumento della variazione del vento per unità di distanza, che è diventato molto intenso in Scozia, toccando i 160 km/h registrati da una boa poco distante dalle coste.
Nonostante la Scozia e la Germania siano molto lontane, l’effetto della depressione ha iniziato a farsi sentire anche sulle coste Tedesche, dove si sono registrati i primi disagi. Ovviamente sono già scattati i primi piani di emergenza e le scuole saranno chiuse nella maggior parte delle città che si affacciano sul Mare del Nord per evitare ulteriori inconvenienti.
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